Lo Sciamano nella tradizione Andina
Il Paqo è il custode delle tradizioni Misteriche Peruviane e Andine. Nei villaggi rivestiva il ruolo di mistico o Curandero (guaritore), ma il suo vero compito era perpetuare il senso di legame con la Terra e l'anica conoscenza lasciataci in retaggio dai progenitori dell'umanità.
Nella tradizione Andina non è completamente appropriato parlare di Sciamano. Questo perchè il loro sistema di conoscenza è unico al mondo ed è perfettamente integrato in un "codex" di insegnamenti che rende difficile trovare equivalenze linguistiche e terminologiche.
Il termine più indicato per descrivere i custodi della Conoscenza in quei vasti territori è PAQO, che potremmo definire come "Mistico". Si distinguono inoltre varie figure, differenti per caratteristiche energetiche e "gradi", che indicano un individuo solo o un gruppo di mistici e Curanderos che operano come riferimento spirituale per una comunità.
Un Paqo deve compiere un profondo ed impegnativo lavoro su se stesso, tale da cancellare la sua storia personale e la sua forma umana, per liberarlo dai vincoli identificativi e renderlo un tutt'uno con la Pachamama, la Madre Terra. Non ci si autoproclama Paqos o Sciamani. Un Paqo deve ricevere la chiamata dello Spirito e il riconoscimento da un Paqo più Anziano.
Un Paqo può ricoprire molteplici "ruoli" tra quelli elencati qui sotto.
Il Paqo Kawak: lo Sciamano veggente capace di percepire direttamente l'energia, di vedere passato presente e futuro e di avere l'abilità della chiaroveggenza.
Il Paqo Pampamisayoq: lo Sciamano custode della Terra. Si occupa di divinazione e Curanderia, conosce la magia bianca e nera, che spesso è chiamato a contrastare. Il Pampamesayoq spesso è introdotto alla Via da Koa, uno spirito del quinto mondo dalle fattezze feline, che attacca il Paqo in sogno.
Il Paqo Altomisayoq: lo Sciamano superiore, capace di invocare lo spirito della Grande Montagna. L'Altomesayoq è colui che incontra il suo Wayqi, che si può tradurre come la parte del Se incorruttibile e direttamente collegata all'Infinito. L'Altomesayoq è maestro delle arti divinatorie, di magia bianca e nera, che spesso è chiamato a contrastare. Intraprende relazioni con gli Awki, spiriti della natura, che diventano suoi alleati nelle curanderie, oppure con cui lo Sciamano intraprende trattative per permettere ai malati di guarire, quando la malattia è causata proprio da quel tipo di spirito.
Il Kurak Aqulliq: lo Sciamano che ha compiuto la sua piena manifestazione. In questo livello lo Sciamano è diventato il suo Waqui manifestato sulla Terra. Sono maestri nel mutare forma e rappresentano i mistici di livello più alto.
Il Kamasqa: uno Sciamano che riceve il livello di Kurak Aqulliq direttamente da Wiracocha o da un grande Apu. I suoi poteri di maestro Curandero derivano direttamente da un'esperienza di autoguarigione. Hanno acquisito la loro conoscenza attraverso segreti e metodi soprannaturali insegnati da membri della stessa famiglia, praticando le loro arti curative con la gente comune. Erano uomini e donne che non cercavano mai di curare senza fare offerte e sacrifici agli dei.
I Tre ambiti del Potere dove opera il Paqo Andino
Un Paqo, custode degli insegnamenti della Pachamama, per essere definito tale deve agire in 3 contesti di potere, che si esprimono sia nel Poq'po (l'uovo luminoso), sia nel mondo esterno.
Llankay: centro di potere nella pancia, in cui risiede il potere fisico e la volontà. Presiede il tukuy llankay nyu: il grande potere del lavoro che possiede chi governa e amministra un gruppo o una comunità.
Munay: centro di potere del cuore, sede dell'amore incondizionato. È il primo potere che viene conferito nel karpay (iniziazione). Se il Paqo non sviluppa il munay non può essere in grado di gestire gli altri poteri e quindi diventare pericolosi per l’individuo stesso e il resto della comunità. Uno Sciamano senza il Munay diventa uno Stregone.
Yachay: centro potere della fronte, sede dell'intuito e del Vedere. Presiede il Tukuy llachay che è il potere cproprio del saggio, del veggente del spirituale della comunità.