Sciamanesimo Andino: Iniziare le Artes
Pubblicato da Antonio Genovesi in Sciamanesimo Andino · 1 Giugno 2022
Tags: sciamanesimo andino, mesa sciamanica, curanderismo, artes, oggetti di potere
Tags: sciamanesimo andino, mesa sciamanica, curanderismo, artes, oggetti di potere
Uno dei punti cardine su cui si basa lo Sciamanesimo Andino, in tutte le sue tradizioni, è senza dubbio la Mesa, che raggiunge la sua massima elaborazione nel Kamasqa Curanderismo, in cui diventa una vera e propria mappa che concentra e organizza le energie della Terra e del Cosmo, e diventa a tutti gli effetti uno spazio di intersezione tra i Mondi.
Ogni Mesa comprende una disposizione, che può variare a seconda del lignaggio e del Curandero, di oggetti di Potere meglio noti come Artes. Ognuna di queste Artes è l'espressione fisica e simbolica di un Potere più grande, che si estende oltre la dimensione ordinaria, e ne diviene contemporaneamente accumulatore e diffusore.
E' quindi chiaro che non basta posizionare delle cose su una tovaglia per creare delle Artes e una Mesa. Ogni Arte va incontro ad un processo "iniziatorio" in cui la volotà del Curandero si incontra con quella dell'Infinito stesso. In primo luogo è giusto specificare che non è la persona a scegliere l'Arte, ma quasi il contrario.
Il Portatore di Mesa inizia un percorso di ricerca, che non viene mai forzato, così che l'Arte si riveli spontaneamente. Questi oggetti possono essere tramandati, trovati o addirittura acquistati, ma il tutto deve avvenire secondo un processo esclusivamente energetico e non razionale.
Come si fa a capire oltre ogni dubbio se l'oggetto che ha suscitato la nostra attenzione è un'Arte che si è presentata a noi durante la nostra ricerca? Semplicemente non si può descrivere in termini di linguaggio. E' una sensazione inequivocabile figlia esclusivamente della Conoscenza Silenziosa e dei Comandi dell'Intento.
In un primo approccio è l'apprendista Curandero che, attraverso una specifica procedura, "educa" l'oggetto di Potere, o meglio lo collega all'energia che è chiamato a rappresentare. Questa connessione avviene in realtà in maniera bilaterale, in quanto l'oggetto è già portato per quello scopo, e contiene già l'Intento specifico al suo interno, ma questa procedura è fondamentale perchè di fatto crea una relazione energetica tra il Curandero e il Potere che intercederà attraverso l'Arte.
Con il procedere e l'avanzare dell'esperienza però questo non è sufficiente. Per ottenere il massimo e creare una impareggiabile concentrazione di Potere sarà opportuno evolvere le Artes, che affronteranno una nuova fase, in cui sarà il Potere stesso a comunicare con il Curandero, attraverso delle fasi ben precise, facendo in modo che si ottenga la migliore espressione energetica possibile nelle Artes e conseguentemente nella Mesa stessa.
E' fondamentale specificare che il rapporto tra un oggetto di Potere e la persona che lo utilizza non deve mai essere di natura morbosa. Se si dovessero verificare dinamiche di attaccamento è indice che l'oggetto invece che rappresentare un Potere, inizia ad esercitarlo sul Curandero, che ne diventa succube se non addirittura dipendente. Questa è la peggiore eventualità possibile, poichè segnerebbe la fine del principio di Ayni (reciprocità) e di Libertà. L'evitare questa situazione dipende solo dalla maturità dell'apprendista.
Si comprende quindi che ogni Arte è viva, contiene uno Spirito o una Forza e che quindi, come ogni cosa, ha un suo ciclo vitale che va accettato e compreso. E' più che possibile infatti che un'Arte ad un certo punto cessi di essere un oggetto di Potere attivo e concluda il suo ciclo vitale.
Il Curandero lo percepisce e attraverso un breve rituale "congeda" l'Arte, riconsegnandola alla Terra, e la sostituisce con una nuova, i cui Poteri specifici difficilmente saranno uguali alla precedente, perchè tutto è evoluzione. Come si evolve il Curandero così fanno le sue Artes, poichè cambiano le necessità energetiche.
Tutto questo fa parte di una procedura sacra, che non va improvvisata nè approssimata. Bisogna aver sviluppato un solido rapporto con le Forze della Terra e del Cielo per onorarle nel giusto modo attraverso gesti concreti e pratici. Ogni Portatore di Mesa sa bene che non c'è spazio per l'improvvisazione quando ci si interfaccia con certe cose.
Munay, Antonio Genovesi