Il destino dei Doppi dopo la Morte

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Il destino dei Doppi dopo la Morte

Sciamanesimo Andino - Munay Ki - Nusta Karpay
La complessità della nostra coscienza ci permette di esistere simultaneamente in più dimensioni e in più Doppi, e affrontare il tema della Morte in un modo molto diverso da quello ordinario. Ecco perchè nello Sciamanesimo Peruviano, Andino o Tolteca, non ha molto senso parlare di un'anima, ma piuttosto di una suddivisione tripartita del nostro Spirito.

Come abbiamo già scritto nei precedenti articoli, la nostra coscienza si esprime attraverso più corpi energetici che esperiscono diverse modalità di proiezione a seconda delle imprese che siamo chiamati a compiere. Ad un livello ordinario, questi corpi restano in uno stadio "embrionale" poichè durante la vita non ci si dedicherà mai a svilupparli. Quindi vanno incontro ad una certa atrofia, come nel caso in cui si ha un arto che non viene mai utilizzato nel corso della nostra esistenza.

Diverso è il caso di un uomo di Conoscenza, che invece si dedicherà a consolidare e potenziare i suoi doppi eterici al punto tale che essi inizieranno ad esistere simultaneamente in più punti dello spazio e del tempo (e quindi in più dimensioni) contemporaneamente. Un Veggente quindi potenzialmente è sempre in uno stato di percezione multipla e riesce a Vedere con gli occhi dei suoi doppi a volte in modo istantaneo.

Il massimo grado in cui sperimenteremo il fenomeno di esistenza multipla sarà al momento della morte, dove i nostri tre corpi energetici andranno incontro a destini diversi.

Il primo corpo, la Sombra (LLanthu) come è conosciuto in Perù, o Tonal come lo chiamano i Toltechi, resterà a viaggiare nel piano eterico della Terra o in altre dimensioni, prevalentemente nell'Ukhu Pacha, per un tempo che varia in base a quanto è coeso. Più è forte, più durerà nel tempo, ma in ogni caso sarà destinato a dissolversi e degradarsi, oppure a fondersi con la Sombra di un luogo, come ad esempio l'unione con una montagna o un altro grande Apu.

Il Musquy Nuna, Teyolia per i Toltechi, inevitabilmente ritornerà alla Terra e diverrà parte del retaggio che lasciamo ai nostri successori. Il suo destino è quindi quello di recarsi nella regione dell'Ukhu Pacha nota come Upaymarca (che è assimilabile al Mictlan dei Toltechi), dove verrà consumata dagli Spiriti della Terra e diverrà parte della corrente energetica che compone il nostro lignaggio, unendosi quindi all'energia dei nostri antenati e di coloro che ci seguiranno.

Nel caso in cui questo corpo appartenga ad un uomo impeccabile, è possibile che raggiunga le regioni superiori dell'Hanaq Pacha. Anche qui possiamo fare un parallelismo interessante con la tradizione Tolteca, in quanto la Teyolia di un Guerriero aveva la possibilità di trasformarsi in una farfalla o in un colibrì e raggiungere il Sole.

Il Sumaq Nuna (Nagual nello Sciamanesimo Tolteco) è l'unica parte di noi che può ambire alla libertà totale. E' il nostro "vero" Doppio, attraverso cui possiamo sperimentare il Desdoblamiento, ovvero la più alta consapevolezza in termini di proiezione di coscienza e corpo. La libertà vuol dire preservare la coesione e decidere il nostro destino senza subire la pressione delle forze cosmiche o l'avidità degli Spiriti della Terra. E' palese quindi che è un traguardo che necessità della più alta impeccabilità e connessione con l'Intento, oltre che alla definitiva perdita della nostra forma umana e l'assimilazione di forze ulteriori.

Il Sumaq Nuna infatti, essendo il nostro veicolo più sacro, è interconnesso a numerose altre forze, che possono essere implementate e che andranno a potenziarlo in modo tale da ottenere un grado di consapevolezza che si estende ben oltre quella ordinaria. Un esempio di questo grado di implementazione riguarda ciò che riuscivano a compiere i Runaturunku, gli "uomini giaguaro", che erano quegli Stregoni, Curanderos o Sciamani in grado di trasformarsi in altre forme di vita come animali, piante o fenomeni naturali, come fulmini, pioggia etc. Esattamente come si narra nel Messico preispanico con la figura dei Nagualli.

Tutti questi corpi sono nutriti dal nostro Poq'po, la bolla luminosa che organizza la nostra coscienza e ci permette quindi di sperimentare un livello di esistenza molto più esteso di quello a cui siamo stati abituati. La scelta di esplorare queste possibilità e di accedere quindi alla Libertà è soltanto nostra.

Munay, Antonio Genovesi.






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